Vantaggi, svantaggi e caratteristiche dei Conti Deposito.
La crescita dei prezzi dei beni (inflazione), lo sappiamo, comporta una perdita diretta del valore reale del denaro contante di cui disponiamo.
E’ importante dunque sapere come e su quali strumenti allocare la propria liquidità personale, in modo tale che il potere erosivo dell’inflazione agisca con minor forza.
Operiamo oggi, al momento della scrittura dell’articolo (novembre 2023) in un contesto in cui il livello di inflazione ha superato la “sana” soglia prevista dalla Banca Centrale Europea.
Dopo un decennio di conti deposito dai tassi pressoché nulli (così come il rendimento offerto dal denaro parcheggiato sul conto corrente), con il ritorno ampiamente positivo dei tassi, sono tornati in auge questo tipo di strumenti.
Tasso d’inflazione area Euro
CONTI DEPOSITO
Il conto deposito non è altro che uno strumento bancario in cui il titolare del conto deposita denaro presso una banca, in cambio di un interesse sulle cifre depositate.
Questo strumento rappresenta una buona soluzione per parcheggiare la liquidità in eccesso.
I conti deposito sono tradizionalmente considerati uno strumento di risparmio a rischio nullo, poiché il risparmiatore riceve un tasso di interesse garantito sul denaro depositato, indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato.
Le offerte sui conti ruotano attorno a 3 elementi:
– Durata (1 mese, 3 mesi, 6 mesi, 12 mesi, 24 mesi e più..)
– Tasso riconosciuto
– Vincolati o svincolabili
COSE DA SAPERE SUI CONTI DEPOSITO
1) Il trattamento fiscale
I conti deposito pagano una ritenuta fiscale del 26% sugli interessi.
Questo significa che il tasso che viene offerto è lordo: dobbiamo ancora togliere le tasse.
Esempio: un conto deposito che offre un tasso annuo lordo pari al 3%, offre un rendimento netto pari a 3% – (3%*0,26) = 2,22%
2) La sicurezza
In Italia, i depositi bancari fino a 100.000 € per depositante e per banca sono assicurati dal FITD (Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi), ossia un ente di garanzia composto dalle banche italiane, creato apposta per “salvare” i depositanti nel caso di fallimento di una delle banche aderenti all’ente.
3) I rendimenti
Prima di aprire un conto deposito, sarebbe corretto confrontare i rendimenti offerti con i rendimenti dei titoli di stato con pari scadenza.
Questo perché può capitare, anche piuttosto spesso, che un’obbligazione governativa (BOT, BTP o titoli di altri stati europei) possano garantire un profitto maggiore a parità di durata dello strumento. Quello che può fare la differenza infatti è il diverso trattamento fiscale di questa tipologia di titoli, che si attesta al 12,5% al posto del 26% dei conti deposito.
Hai liquidità ferma su un conto e vuoi capire come impiegarla su un conto deposito? Contattami compilando il form!