Chi investe sul mercato azionario, almeno una volta, si è posto questa domanda:
Quanto rende, mediamente, il mercato azionario americano?
Parlando di azioni, infatti, il riferimento per eccellenza è costituito dai ritorni offerti dal mercato azionario statunitense.
I principali indici, cioè i “panieri di azioni” sull’equity USA sono:
- S&P500: l’indice “faro” di tutte le borse mondiali, che contiene le 500 aziende americane più grosse per capitalizzazione di mercato
- Nasdaq100: l’indice “tech”, che ingloba le principali 100 società operanti nel settore della tecnologia e nei settori ad essa affini;
- Dow Jones: l’indice più “vecchio” di Wall Street, che replica l’andamento delle 30 blue chip USA.
Noi faremo riferimento all’S&P500, in quanto l’indice che nel corso del tempo meglio rappresenta l’evoluzione della borsa americani e dei settori che nel corso dei decenni hanno fatto da padroni.
Se prendiamo l’intervallo di tempo che va dall’inizio degli scambi sulla piazza di New York (1792) ad oggi (2023), scopriamo con piacere che il rendimento medio del mercato azionario USA è stato pari al:
+7,1% annuo!
Chiaramente si intende un rendimento lordo, che deve essere ancora “depurato” da:
– eventuali aliquote fiscali
– impatto dell’inflazione (la cui media storica si attesta su valori che si oscillano tra il 2% ed il 3%)
Il rendimento azionario non è sempre “medio”
Sebbene il rendimento medio dei listini azionari americani si attesti su un livello del +7,1% annuo, i dati di borsa mostrano come ci siano molti anni in cui il rendimento è ben lontano dalla media.
Per darvi un’idea, basti pensare che dal 1926 al 2022, i ritorni annui nella fascia tra l’8% ed il 12% sono stati solamente 7.
Il resto del tempo i rendimenti annui (osservando dunque solamente il periodo 01/01 – 31/12) sono stati più bassi e, molto più spesso, molto più alti.
Di seguito viene riportata una tabella che mostra i rendimenti annui generati dall’S&P500 nei differenti orizzonti temporali (5, 10, 20 e 30 anni) con termine 2022:
Periodo | Rendimento annuo |
5 anni (2018-2022) | 7,51% |
10 anni (2013-2022) | 10,41% |
20 anni (2003-2022) | 7,64% |
30 anni (1993-2022) | 7,52% |
La volatilità, come sappiamo, è “parte del gioco” del mercato azionario. Non è un difetto, ma una caratteristica di cui non aver paura.
E’ proprio la volatilità infatti che, se gestita, è in grado di creare opportunità.