I tassi di interesse ed i livelli di inflazione giocano, in questo, un ruolo chiave.
La relazione che intercorre fra queste variabili, l’economia e la finanza non è sempre lineare. Chi approccia il mondo degli investimenti deve imparare a fare suo il prima possibile questo concetto: finanza ed economia non sempre procedono sullo stesso binario.
Anzi, a volte può capitare che ognuna vada per i fatti suoi. Non sono indipendenti, quanto piuttosto “complementari”. La finanza influisce sull’andamento dell’economia reale attraverso strumenti volti a indirizzare le risorse verso imprese e settori specifici, supportandone così la crescita.
Gli strumenti finanziari, in altre parole, apportano capitali all’economia reale, come nel caso degli investimenti materiali ed immateriali, come i mutui ed i prestiti volti a finanziare lo scambio di beni e servizi.
L’economia si muove in maniera ciclica: ogni ciclo può durare qualche anno fino a qualche decennio. Vi sono fasi di crescita, fasi di rallentamento, di contrazione e di ripresa.
Il grafico sottostante mostra tutte le varie fasi e le rispettive asset class da sovrappesare in portafoglio per massimizzare i rendimenti che il mercato può offrire.
In generale, si può affermare che:
- economia in espansione = positivo per i mercati azionari
- economia debole = positivo per i mercati obbligazionari
- economia in fase inflazionistica = positivo per i mercati delle materie prime